Giovedì 10 aprile si è tenuto a Verona, presso la libreria "Pagina
12" il secondo incontro degli "Esercizi di Psichiatria Critica".
Gli incontri sono stati organizzati da "Associazione inTransito",
"Cooperativa Sociale Panta Rei" e "Psichiatria Democratica"
come occasione per presentare/discutere tre volumi recenti e con lo scopo
(come espresso nella locandina) di "discutere insieme in modo aperto ed
amichevole di quegli aspetti così complessi ma insieme affascinanti che sono la
trama del lavoro quotidiano nel campo della salute mentale. La relazione e la
presa in carico, il dialogo con la follia, il lavoro di gruppo, la sofferenza e
la sua cura, le storie e la Storia."
Questo volume, a cura di Cesare Bondioli, Alessandro Ricci, Maria Pia Teodori, Paolo Tranchina, raccoglie una serie di scritti scelti tra il 1968 e il 2001. Vieri Marzi è
stato un protagonista della riforma psichiatrica italiana e tra i fondatori di
Psichiatria Democratica, redattore dei Fogli di Informazione e dedicatosi anche
alla didattica con l’associazione fiorentina Psicoterapia Concreta, nata nel
1989 come gruppo di ricerca e di lavoro a partire, come si legge
nell’introduzione di Alessandro Ricci, “dalla esigenza di provare a risolvere
l’insoddisfazione da un lato per le correnti e le teorie psicologiche sulla
normalità e la malattia, dall’altro per i livelli di teorizzazione delle
pratiche antistituzionali italiane”. A partire dagli insegnamenti della
psichiatria antistituzionale, Vieri Marzi si è confrontato con i temi più
ardui: il rapporto soggetto-oggetto, la relazione terapeutica, il singolo e il
gruppo, il delirio. Da qui, “visto l’oblio, tranne situazioni occasionali, in
cui le esperienze italiane di superamento del manicomio e di costruzione dei
servizi di salute mentale innovativi sono finite […] la pubblicazione di questi
scritti si pone più come un punto di partenza che di arrivo; la speranza cioè
non è solo quella di stimolare riflessioni su temi complessi, ma anche di
suscitare curiosità, voglia di conoscere più da vicino, da parte degli
operatori che oggi sono impegnati nei servizi, una esperienza che è rimasta
unica nel panorama internazionale, e che, ancora oggi, anzi, tanto più oggi, ha
ancora tantissimo da insegnare.”